L’industria calzaturiera portoghese sembra essere un’alternativa all’Italia

Il Portogallo punta a diventare una forte alternativa all'Italia per il settore calzaturiero dopo aver annunciato che nei prossimi anni investirà 600 milioni di euro nel settore.

Secondo lo studio della società di consulenza internazionale EY Parthenon’, ‘The Footwear Industry’s Path to Luxury,’ il Portogallo potrebbe diventare un attore chiave nel settore delle calzature di lusso se riducesse i costi e sviluppasse nuovi segmenti di mercato.

Attualmente, il Portogallo conta 1.500 aziende nel cluster calzaturiero, che copre calzature, componenti e pelletteria, impiega circa 40.000 persone ed esporta il 90% della sua produzione in 173 paesi dei cinque continenti.

Con il Portogallo che intende investire 600 milioni di euro attraverso il suo nuovo Piano strategico per il Footwear Cluster 2030, EY Parthenon afferma che il Portogallo dovrà lavorare su tre livelli: sviluppo produttivo, sviluppo commerciale e innovazione.

Miguel Cardoso Pinto di EY Parthenon ha affermato che l'aumento dei costi e la maggiore concorrenza stanno minacciando il settore calzaturiero e che è necessario %u201rivedere il proprio posizionamento” per raggiungere la sostenibilità finanziaria.

Per raggiungere questo obiettivo, la società di consulenza aggiunge che sarà importante‚umentare la scala integrando diversi attori,” aumentare la produttività attraverso nuovi processi industriali, ottimizzare i costi della manodopera e ridurre i costi delle materie prime attraverso l'innovazione di prodotto.

EY Parthenon rileva che il Portogallo ha “diversi vantaggi comparativi” rispetto all'Italia, che a suo dire è “minacciata da alti costi di produzione, da un mercato dominato da intermediari e dalla mancanza di manodopera qualificata”.

Si aggiunge che mentre sia il Portogallo che l'Italia offrono una produzione di calzature di alta qualità, il Portogallo offre costi di produzione inferiori.

Luis Onofre, presidente dell'associazione portoghese dei produttori di calzature, componenti e pelletteria’ (APICCAPS) ha dichiarato in una nota: “Vogliamo essere un importante riferimento internazionale. Ogni anno vengono prodotte 24 miliardi di paia di scarpe, di cui circa il 90% in Asia, il che significa che nove persone su dieci indossano scarpe asiatiche. Non pensiamo che ciò sia sostenibile, al contrario, pensiamo che ci sia spazio nel mercato per giocatori come il Portogallo.”